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Cosa aspettarsi dal Google I/O 2013?

Daniel Barranger

Daniel Barranger

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Mercoledì 15 maggio a San Francisco avrà inizio uno degli eventi più attesi dell’anno: il Google I/O 2013. Acronimo di “Input / Output” e “Innovation in the Open”, e con un evidente riferimento al codice binario, il Google I/O è orientato a un pubblico di sviluppatori, e coprirà numerosi temi come Android, Google Maps, Chrome OS, YouTube e altri servizi di Big G.

I workshop e le conferenze che si terranno mercoledì non avranno però rilevanza solo per i developer, ma riguarderanno tutti gli utenti della rete in senso lato. Google rivelerà infatti alla stampa molte innovazioni e progetti futuri. Cosa aspettarsi dall’evento? Noi ci siamo fatti un’idea di cosa ci proporrà Google quest’anno.

Google Maps

L’aggiornamento che porterà una nuova interfaccia per Google Maps è uno dei temi che verrà toccato al 99%. Qualche giorno fa abbiamo parlato del nuovo design delle mappe: con la rimozione della barra laterale, la cartina diventa protagonista assoluta della pagina mentre dli altri elementi appariranno come pop-up in sovrimpressione.

È logico aspettarsi che il tema Google Maps venga affrontato dagli sviluppatori dell’azienda di Mountain View, e soprattutto che i cambiamenti si rifletteranno nelle applicazioni per Android e iPhone.

Google Now

A pochi giorni dal rilascio dell’app anche su iOS, c’è da aspettarsi che Google stia pensando di estendere Now anche ad altre piattaforme, ma soprattutto a integrarlo con Chrome. Sì, perché già usiamo servizi come Google Calendar, Maps, Gmail, Drive e non sarebbe male vederli meglio integrati anche con il PC di casa, magari ricevendo notifiche sul browser di Google.

Nella versione per sviluppatori di Chrome, tra l’altro, già esiste una versione Aplha, basta digitare “chrome://flags” nella barra di ricerca e cliccare su Attiva alla voce Google Now.

Google Babel

Google Babel (prima noto come Babble), è il nome in codice di un servizio del quale abbiamo avuto notizia qualche settimana fa. Babel dovrebbe riunire tutte le app di messaggistica e comunicazione di Google per Android, iOS, Chrome, Google+ e Gmail, trasformandosi in un vero e proprio rivale per WhatsApp. Non è escluso che il servizio prenda il nome di Hangout in futuro, ma quello che sembra essere sicuro è la sua natura multipiattaforma.

Android 4.3 Jelly Bean o Key Lime Pie?

È dal, tecnlogicamente parlando, lontano 2011 che Android è fermo alla versione 4 del suo sistema operativo. Nessuno si sorprenderebbe se fosse rilasciata la versione 5, anche se sono in molti a scommettere sul passaggio dal 4.2 al 4.3.

(Immagine by Google engineer Manu Cornet)

Molti smartphone non hanno infatti ancora aggiornato il firmware al 4.2, e il passaggio alla versione 5.0 sembrebbe prematuro. È più che probabile che Google decida di rimanere con Jelly Bean ancora un po’ e aspettare che gli sviluppatori hardware recuperino terreno prima di lanciare una nuova versione dell’OS.

Android Play Studio

Non c’è dubbio che questo sarà il Google I/O con più sessioni sui videogame di tutte le precedenti edizioni. Recentemente, Techhive ha scoperto attraverso LinkedIn che Noah Falstein sta coprendo la carica di Chief Game Designer all’Android Play Studio. Veterano nel campo dei videgame, Falstein ha lavorato a LucasArts Entertainment e DreamWorks Interactive. Con una squadra che vede anche Rachel Bernstein (ex Electronic Arts) come Executive Producer, la promessa non può che essere quella di una piattaforma mobile ancora più orientata ai giochi.

Appena ieri è trapelata una copia di Google Play Services, la versione 3.1.36, giunta in mano agli editor di Android Police. Il servizio sarà collegato a Google + e include funzioni per giocare in multiplayer, sezioni trofei e classifiche, nonché la possibilità di salvare online.

E tu cosa ti aspetti dal Google I/O 2013?

[via OnSoftware NL]

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