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What che? WhatsApp e il mistero di un’app indispensabile

Laura Ceridono

Laura Ceridono

  • Aggiornato:

Mandami un WhatsApp e mi dici che fai!

Ti whatsappo più tardi, così ti invio anche le foto della festa.

Ma non ci sei su WhatsApp?


Quante volte ti è capitato di ascoltare frasi come queste? E quante volte hai pensato “ma cos’è WhatsApp?“.

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Se hai altri dubbi, curiosità o problemi con WhatsApp…

Leggi la nostra guida completa sull’app di messaggistica più famosa che c’è!

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Oppure questo benedetto WhatsApp già lo usi, ma vorresti capire come sfruttarlo al massimo. Oppure sai cos’è, ma non lo usi perché… Non sai bene perché.

Insomma, il successo inarrestabile di WhatsApp è venato di mistero. Cos’è, come si usa, chi e lo usa e perché.

In questo post ti sveliamo finalmente l’arcano…

Quesito numero 1: si può sapere che vuol dire whatsapp?

Uaazapp, watsap, wotsap, guazap…  Ci sono tantissimi modi sbagliati di scriverlo. Ma soprattutto, che vuol dire?

WhatsApp nasce dalla combinazione di “What’s up?”, espressione inglese informale che significa grossomodo “come va?”, e App. Un riuscito gioco di parole, insomma.

Quesito numero 2: sì vabbe’, ma a che serve?

Serve a mandare messaggi gratis tra cellulari (ovviamente solo se entrambi i dispositivi hanno installato WhatsApp) e a chattare attraverso la connessione internet. Puoi fare conversazioni di gruppo, inviare la tua posizione sulla mappa, condividere foto e video e molto altro ancora. È un modo veloce, divertente e pratico per comunicare con tutti i tuoi amici. E questo ti svela la ragione principale del suo successo.

Quesito numero 3: può usarlo anche chi non ha l’aifòn?

Certo, WhatsApp è disponibile per le maggiori piattaforme smartphone (quindi iPhone ma anche Android, BlackBerry, Symbian, Nokia e Windows Phone 7) e permette di comunicare tra dispositivi diversi senza problemi.

Quesito numero 4: e devo aggiungere tutti (ma proprio tutti) i miei amici?

Non devi aggiungere proprio niente: una volta installato, il programma automaticamente rileva quali tra i tuoi contatti già usano WhatsApp, e li aggrega alla lista. Fatto! Ora puoi iniziare a whatsappare in libertà. Dall’interfaccia principale dovrai semplicemente selezionare uno dei tuoi contatti, e cominciare a scrivere.

Quesito numero 5: ma quanto mi costa?

Allora… per alcune piattaforme è gratuito per un anno e allo scadere del lunghissimo periodo di prova paghi una cifra che si aggira intorno ai due euro. Una spesa sostenibile! Su altri sistemi operativi è gratis e basta. Ma soprattutto, usarlo ha un costo? Quello della tua connessione internet del cellulare. O nessun costo se ti colleghi solo via Wi-Fi. Ma utilizzare WhatsApp in sé non comporta assolutamente nessuna spesa. Milioni di whatsappattori in tutto il mondo non si sbagliano…

Quesito numero 6: ma posso vivere anche senza WhatsApp?

La risposta breve è, sì. Puoi sopravvivere senza un sacco di cose, figuriamoci senza un’app di messaggeria per cellulari. Ma la vera domanda è: se hai uno smartphone, una connessione dati (o accesso quotidiano a una rete Wi-Fi) e tanti amici con cui rimanere in contatto, perché dovresti farne a meno?

Quesito numero 7: ma non esistono alternative a WhatsApp?

Certo che sì, anche se non tutte sono ugualmente efficaci. Ecco qui le più conosciute:

Viber – La concorrenza diretta. Ha il vantaggio che ti permette di chiamare i tuoi contatti, offrendoti quindi la possibilità di telefonare gratis. Ma la qualità non è sempre eccelsa. Anche per Android.

Skype – Importa i contatti Skype per permetterti chiamate, videochiamate (nei dispositivi che le supportano e) e chat in mobilità. Insomma, Skype è Skype. Ma non sempre funziona come dovrebbe.

eBuddy -Se la chat è la tua specialità, eBuddy Messenger riunisce nel tuo smartphone tutti i tuoi contatti di messaggeria. Supporta i messaggi di gruppo ma non le chiamate.

Tango – L’ultimo arrivato nell’arena, permette chiamate e videochiamate gratuite tra iPhone, Android e tra i PC che abbiano installato Tango. Ma niente messaggi e ancora qualche instabilità.

È un po’ più chiaro adesso? No? Niente paura, puoi continuare le indagini nel misterioso mondo di WhatsApp leggendo la lista di domande più frequenti e le relative risposte oppure dando un’occhiata al blog ufficiale.

E se hai ancora qualche dubbio, facci sapere. Oppure whatsappaci!


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