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Twitter #Music: l’abbiamo provato

La redazione di Softonic

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A pochi giorni dal lancio in Italia, Twitter #music sta già suscitando la curiosità di molti: sarà un rivale capace di impensierire Spotify, Grooveshark o SoundCloud? E cosa ci offrirà il nuovo servizio di streaming musicale?

Già disponibile in vari paesi come USA, Canada, UK, Irlanda, Australia e Nuova Zelanda, il nostro collega americano Kurtis l’ha provato a fondo, e ci ha dato le sue impressioni sul potenziale di Twitter #music.

Sono sempre stato un fan di servizi musicali per scoprire musica come Spotify e Pandora. Quando ho sentito la notizia che Twitter stava sviluppando il proprio servizio musicale ero scettico. Twitter ha comprato We Are Huntes un anno fa con l’idea di usare la sua tecnologia per taggare tracce musicali direttamente dentro ai tweet.

Altre indiscrezioni suggerivano che sarebbe stato integrato con servizi come iTunes, Rdio, Spotify, Vevo, SoundCloud, and YouTube (gli ultimi tre non ancora disponibili). Sembrava un progetto ambizioso, ma anche disordinato e invadente.

Ho sempre apprezzato l’anonimato di Pandora, poter ascoltare musica senza far sapere costantemente ai miei amici quello che sto sentendo. E anche in Spotify, benché sia orientato alla condivisione social della musica, ci sono tante opzioni per la privacy.

Twitter #music richiede, invece, di seguire artisti e di parlare costantemente di musica attraverso i tweet. Se vuoi quindi usare il servizio, è molto probabile che ti ritrovi la timeline sempre piena di scambi di battute che non ti interessano. Ma la peggior cosa è che, all’infuori della musica commerciale, è difficile trovare quello che stai cercando. Non userei Twitter #music né come app per iPhone né come servizio web.

Segui il trend

Appena aperto Twitter #music, mi sono trovato di fronte un pannello pieno di icone, ognuna delle quali rappresenta un artista. Cliccando sull’immagine partiva una traccia. Di default è una preview di 60 secondi presa da iTunes, ma puoi anche connettere un account premium di Spotify o Rdio e ascoltare l’intera canzone.

La categoria predefinita del pannello è Popular, ovvero i musicisti più twittati al momento, ma puoi anche cambiarla e selezionare Emerging, Suggested e #NowPlaying (le tracce twittate dai tuoi contatti). Inoltre puoi cercare per artista, ma prima di poter ascoltare al sua musica devi seguirlo.

Twitter #music è orientato verso la musica popolare ed emergente, il che è un vantaggio per i fan della musica commerciale e delle nuove hit indie. Tuttavia ci sono tanti servizi musicali che stanno scoprendo artisti nuovi di cui magari non hai mai sentito parlare.

Il filtro Suggested solo ti raccomanda musica basata sugli artisti che già segui. Se sei agli inizi o hai fatto follow a pochi musicisti la lista dei suggerimenti sarà esigua, se invece ne segui troppi avrai problemi a navigare in un feed troppo pieno.

Uno stream intasato

Per trovare e mandare tracce musicali su Twitter #music ho dovuto seguire gruppi mai sentiti e twittare dal pulsante sull’interfaccia del player. Così ho riempito di spam la mia timeline di Twitter e anche le altre web app collegate (Facebook, LinkedIN), e ho perso dei follower disturbati dai troppi tweet.

Twitter #music è ancora fondamentalmente un social media al quale è stato malamente giustapposto uno strumento per scoprire musica. Quando sto ascoltando delle tracce mi piacerebbe un po’ di privacy. Se voglio trovare della musica simile a degli artisti che ascolto, allora userò Pandora, se voglio invece crearmi una discografia digitale online, userò Spotify. Al momento non c’è spazio per Twitter #music.

Di cosa ha bisogno Twitter #music?


Penso ci siano ampi margine di miglioramento per Twitter #music, tanto per la web app quanto per la versione iOS. Questi sono alcuni suggerimenti:

  • Ricerca per genere – La funzione di ricerca ti permette di cercare solamente inserendo il nome dell’artista. Sarebbe molto più semplice poter cercare per genere musicale o attraverso il nome della canzone.
  • Ascolto senza follow – Perché devo seguire un artista per poter ascoltare una traccia? Tanto Pandora come Spotify non ti obbligano a legare il tuo account con il musicista.
  • Più tracce – Poter ascoltare solo una canzone di un artista è molto limitante, soprattutto quando siamo affascinati dallo stile del gruppo.
  • Playlist – Uno dei grandi vantaggi di Spotify è costituito dalle liste di riproduzione. Da questo punto di vista, Twitter #music ha un ottimo potenziale nella condivisione e ricerca di playlist personalizzate.
  • Suggerimenti intelligenti – Le raccomandazioni non dovrebbero basarsi solamente sugli artisti che segui, ma dovrebbe includere la musica che hai ascoltato o anche quello che piace ai tuoi amici.
  • Stazioni – Suggerimenti a parte, ci dovrebbero essere stazioni suddivise per genere, epoche, album, etc. per scoprire nuova musica.
  • Privacy – Certo, la privacy va contro la logica di Twitter, ma anche un servizio musicale social come Spotify ha introdotto delle opzioni per essere invisibile agli altri perché erano in molti a richiederlo
  • Più integrazione con i servizi – Già ci sono degli indizi che lasciano presagire un supporto futuro di Vevo, YouTube e SoundCloud da parte di Twitter #music. Se verranno confermati, le potenzialità di trasformare il nuovo servizio sono molte.

Al momento, Twitter #music è ancora un servizio elementare. Si sente la mancanza di molte funzioni che si trovano in altri conocrrenti come Pandora, Rdio e Spotify. Tra queste ne rientrano molte basilari, come l’ordinare per genere e playlist o una libreria musicale più ampia.

Ma la cosa più preoccupante è che l’aspetto social sembra venire prima mentre quello musicale è relegato in secondo piano. Per scoprire nuova musica devi seguire molti artisti e in molti dovranno twittare musica. La conseguenza sarà un feed intasato con poca informazione di qualità.

Fino a che non vedrò dei veri e propri miglioramenti, la mia scelta ricadrà su Spotify e Pandora invece che sul nuovo servizio Twitter #music.

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