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Dove c’è Path c’è casa: 5 ragioni per provare l’app anti-Facebook

Sebina Pulvirenti

Sebina Pulvirenti

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Path è un social network in formato app (per Android e iOS) nato dalla mente di Dave Morin, un ex dipendente di Facebook, che l’ha creata per rimanere in contatto con la sua famiglia. Perché Facebook non va bene per condividere i tuoi momenti privati con le persone a te più care, ormai lo sappiamo bene: la privacy su Facebook è in bilico a ogni cambio di interfaccia e aggiunta di funzioni.

Path app

Dove c’è Path c’è casa: 5 ragioni per provare l’app anti-Facebook

Se Facebook è il cortile, dove il pettegolezzo è di casa e non sai mai in che mani possono finire gli affari tuoi, Path è casa. Un album personale per pubblicare foto, pensieri, immagini, luoghi e tenerti sempre in contatto con la tua famiglia. Un po’ come il diario o l’agenda dei lontani anni 80 che riempivamo di adesivi e citazioni, per poi condividerlo solo con chi ci fidavamo davvero. Ecco, Path è un’app creata per condividere, ma senza mai farti perdere il controllo.

Io l’ho provato per qualche giorno e credo che ci resterò. Ecco 5 ragioni per cui dovresti provare Path anche tu.

Perché Facebook ha perso fascino

La mia iscrizione a Facebook si perde in un giorno imprecisato del 2008. Mi piacerebbe ricordare che cosa mi spinse a iscrivermi, ma la mia memoria è sempre stata labile. All’inizio era divertente, ogni giorno scovavo un nuovo amico ed era un carramba-che-sorpresa-non-ci-vediamo-da-una-vita. Poi un giorno è finita. Su Facebook ci sono proprio tutti. Dal vecchio zio di secondo grado, al mio capo, dalla mamma al primo amore della mia vita. E sebbene stia continuamente a controllare le impostazioni della privacy in maniera ossessivo-compulsiva, non ho mai la certezza di cosa esattamente stia leggendo/guardando/spiando chi. O cosa. Su Facebook diventi misantropo e diffidente. Anche chi non lo è mai stato, e a casa non ha nemmeno le tende.

È per questo che sebbene non abbia ancora deciso di cancellarmi definitivamente da Facebook, ormai lo uso raramente, più come elenco telefonico che altro. Sono settimane che non aggiorno il mio status, non cambio la mia foto del profilo (per non parlare della cover…) e solo sporadicamente mi viene voglia di lasciare un like a una foto di un amico o di interagire con quello che succede sulla mia bacheca. Io e Facebook siamo in crisi, come una vecchia coppia che non ha ormai più niente da dirsi. E in queste condizioni è inevitabile iniziare a guardarsi intorno. È così che mi sono imbattuta in Path.

Perché Path è l’alternativa social del futuro

Negli ultimi mesi gli utenti di Path sono aumentati di 1 milione di unità a settimana, principalmente in Sudamerica e USA. Non è un caso che Facebook gli abbia bloccato l’accesso alla propria API: non è ora più possibile entrare in Path, inserire le proprie credenziali di Facebook e cercare tutti gli amici che lo usano già. La scusa ufficiale di Facebook è stata che Path non rispettava la privacy dei propri utenti (come se se ne fosse mai occupato…), perché al momento in cui effettuavi l’accesso inviava inviti ai tuoi amici di Facebook a tua insaputa, invitandoli a testare l’app. In effetti è comprensibile come una simile procedura abbia fatto lievitare gli utenti di Path in maniera esponenziale, causando una diffusione inesorabile dai paesi asiatici (a cominciare dallo stesso Giappone in cui ha spopolato LINE agli esordi) al Sudamerica, per poi dilagare negli Stati Uniti dove attualmente Path è già stato definito l’anti-Facebook.

Per adesso Path non è ancora molto conosciuto in Italia, ma siamo sicurissimi che questa piccola discreta app, così bella ed esclusiva, conquisterà presto anche il Bel Paese, dove gli orfani di Facebook con tanta voglia di privacy aumentano di giorno in giorno in maniera esponenziale. Non è un caso nemmeno che una delle prime app di terze parti realizzate per i nuovissimi Google Glass sia proprio Path, presentata dallo stesso Google durante l’evento SXSW Interactive 2013 di Austin. E se è proprio Big G, che vede sempre un po’ più in là, a scommettere su un ancora semisconosciuto social network come Path invece che sul gigante nemico Facebook, una ragione ci sarà? Bè, per me di ragioni ce ne sono cinque, non una sola…

Path in Google Glass

Path: solo il meglio da 5 social network diversi

1. Path non è una piazza come Facebook: puoi aggiungere solo gli amici di cui ti importa davvero e farti trovare solo da chi vuoi tu. 150 è il limite di contatti che puoi avere. E quindi devi fare una scelta. Niente richieste di amicizia dettate dall’impulso. Scegli chi conta sul serio per te. Amici e familiari. Niente sconosciuti.

2. Path rende più belle le tue foto come Instagram: quando scatti una nuova foto appare una notifica che ti chiede se vuoi condividerla su Path. In questo caso si apre un piccolo editor di foto con 15 filtri già pronti (ma se non ti bastano, diversamente da Instagram, puoi acquistarne altri!) e qualche strumento di editing.

3. Path ha una chat incorporata molto simile a WhatsApp (e gratis) e con stickers ancora più belli di quelli di LINE: puoi inviare messaggi privati ai tuoi amici includendo immagini, la tua posizione geografica, una canzone che ti piace o un messaggio audio. E se non ti bastano gli stickers puoi accedere al negozio e comprarne di nuovi.

Path chat

4. Path è bello come Pinterest: sarà un caso che il font, i colori e il design ce lo ricordano tanto? Belle le cover predefinite, che puoi comunque personalizzare, e bella la timeline lineare che ti permette di ripercorrere all’indietro i Momenti salienti della tua vita social.

5. Path è più discreto di Foursquare: ti permette di localizzare i post, ma non ti sommerge di notifiche su chi si trova dove. Oltre a testi e immagini, puoi condividere i libri che stai leggendo e la musica che ascolti. Puoi indicare quando ti svegli la mattina e quando vai a letto la sera (ho scritto puoi, non devi!). E attraverso il motore di ricerca integrato puoi cercare momenti speciali per parola chiave: nome degli amici, luoghi, stagioni, date e via dicendo.

Conclusioni

Se sei stufo di Facebook e stai cercando un alternativa cool e più rispettosa della tua privacy, pratica da gestire dal cellulare e piacevole da usare, Path merita una prova immediata. Passaparola. E poi raccontaci.

Sebina Pulvirenti

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