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Google conquista altre piattaforme con Android L

Google conquista altre piattaforme con Android L
Christopher Park

Christopher Park

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Assistere al discorso di apertura Google I/O 2014 keynote è stata un’esperienza surreale: Google trasmetteva un livestream su YouTube, ma essere seduto tra il pubblico e vedere le demo dal vivo mi ha fatto venire la pelle d’oca.

Sebbene sia riuscito effettivamente a trovare un posto soltanto dopo circa quindici minuti dall’inizio, mi sono emozionato di fronte alla demo di Android L o alle linee guida del nuovo Material Design, che per certi versi è la risposta alla riprogettazione del design di iOS 7.

Android L non si ferma all’ambito mobile: Android WearAndroid AutoAndroid TV dimostrano la chiara intenzione di Google di ampliare Android anche su altre piattaforme. Non a caso le app di Android saranno presto disponibili anche in Chrome OS di Google.

Con Material Design, Android subisce un vero e proprio makeover dal punto di vista grafico, che interesserà anche le app di terze parti. Google ha dedicato molto tempo al tentativo di unificare le piattaforme utilizzando un design comune allo scopo di uniformare l’esperienza utente su qualsiasi dispositivo.

Material Design

Il piano di unificazione grafica di Google inizia proprio da Material Design. L’interfaccia di Android sarà molto più colorata e interattiva, come si è visto chiaramente durante la demo di Android L, dove sono state evidenziate le differenze tra Gmail su smartphone e tablet. Se, da un lato, Material Design semplifica il design, dall’altro continua a offrire un’esperienza utente intuitiva. Gli aggiornamenti di Gmail e l’app del tastierino numerico sono due esempi molto chiari.

Android L Gmail redesign

Da parte di Google è stato molto lungimirante presentare il nuovo Android L e pubblicare un’anteprima per gli sviluppatori, per consentire loro di aggiornare le app in base alle nuove linee guida di design.

Sebbene in Android L non sarà più presente il vecchio runtime di Android, Dalvik, sostituito ormai da ART (che verrà lanciato ufficialmente con Android L) e nonostante il nuovo OS sia stato progettato per migliorare la velocità, i nuovi elementi animati potrebbero rallentare i dispositivi meno potenti.

Ecco che ritorna sempre la stessa domanda: Android L sarà supportato sui dispositivi più datati? Google Play Services svolge un ottimo lavoro poiché esegue l’aggiornamento automatico dei dispositivi, tuttavia questa funzione non è equivalente al passaggio a un sistema operativo completamente nuovo.

Android Wear

Non c’è una ragione vera e propria per possedere uno smartwatch. Per certi versi, il fatto che sia multipiattaforma lo rende più problematico per quanto riguarda il profilo di utilizzo, poiché gli sviluppatori devono fornire l’accesso a più sistemi operativi. L’esperienza di Samsung ha dimostrato, ad esempio, che collegare uno smartwatch a un unico dispositivo non è la soluzione migliore.

L’idea di Android Wear è certamente più interessante perché questo prodotto non si propone come sostituto di uno smartphone ma ne ottimizza l’esperienza offrendo i profili di utilizzo più comuni.

Android Wear Nexus 5 LG G Watch

I primi smartwatch Android Wear saranno lanciati negli Stati Uniti a luglio; inizialmente, saranno dotati principalmente di app Google per una migliore usabilità, ma presto supporteranno anche le app di terze parti. Poiché utilizzo molti servizi di Google come Google Now, penso che potrebbe essere davvero comodo visualizzare le stesse informazioni senza dover tirare fuori il telefono.

Android Wear LG G Watch

Android Wear è appena nato e sarà molto interessante assistere all’evoluzione della piattaforma, quando gli sviluppatori inizieranno a modificare le app per renderle compatibili con lo smartwatch.

Varrebbe la pena aspettare anche solo per la fantastica funzionalità di proximity unlock, ossia la possibilità di sbloccare il tuo smartphone con Android L mediante collegamento Bluetooth da Android Wear. Questo significa che non sarà più necessario inserire un codice PIN o una password per sbloccare il tuo dispositivo. Basterà semplicemente la vicinanza del telefono allo smartwatch per sbloccarlo automaticamente.

Android Auto

Google ha annunciato anche altre due novità: Android Auto e Android TV. Fino ad oggi Google è stata piuttosto vaga relativamente ai progetti per il settore automobilistico, finalmente è stata fatta chiarezza grazie ad Android Auto.

Android Auto Audi

Android Auto è una versione ottimizzata di Android che è collegata in streaming a un display inserito sul cruscotto del veicolo. Android Auto è stato progettato per il controllo vocale, in modo da non distrarre l’utente dalla guida.

Uno degli obbiettivi perseguiti da Google con lo sviluppo di Android Auto è stato rendere la guida più sicura ed eliminare i fattori di distrazione. Ciò nonostante è stato divertente vedere in molte demo che il conducente doveva guardare e, perfino, toccare lo schermo.

Android Auto Audi Google Maps

Entro la fine dell’anno, Android Auto sarà installato su alcune auto campione. Android Auto non sarà certo la ragione che ti convincerà ad acquistare un’auto ma potrebbe essere un fattore da considerare.

Android TV

Uso Chromecast tutti i giorni perché è più piacevole vedere i video in streaming su YouTube su un grande schermo. Android TV è un’altra piattaforma progettata per uniformare il profilo della SmartTV che, di norma, è frammentario e utilizzato solo come “add-on”. Poiché la maggior parte delle app è disponibile su altre piattaforme come le console o set-top box, l’idea di unificare la piattaforma è davvero ottima.

Android TV

L’altro lato della medaglia è che gli utenti dovranno acquistare una TV o un nuovo hardware in grado di supportarla. Razer ha annunciato un set-top box per Android TV che è un’ottima soluzione per coloro che non intendono comprare una nuova TV.

Android TV developers kit controller

Poiché possiedo già un Chromecast, l’unico modo in cui potrei utilizzare Android TV è per giocare ai videogiochi. Lo streaming dei video su Chromecast attraverso le app supportate funziona già in modo eccellente, quindi non sono del tutto convinto che sia proprio necessario passare ad Android TV.

Il release autunnale dimostrerà se questa piattaforma Smart TV sarà in grado di sopravvivere con Android.

Android e Chrome OS

In passato sono circolate voci insistenti circa la possibile fusione di Chrome OS e Android in un unico sistema operativo. Sebbene questa eventualità non appaia plausibile, con il lancio di Android L la comunicazione tra loro sarà decisamente ottimizzata. Le notifiche che riceverai sul telefono verranno visualizzate in Chrome OS e le app Android potranno essere utilizzate sui Chromebook.

Nel discorso di apertura è stato citato l’esempio di Evernote, che è pertinente, tuttavia non sarebbe comunque più semplice utilizzare la web app? Sarebbe decisamente più interessante vedere app che non dispongono di una versione web ma che possono essere visualizzate su Chrome OS.

Questa nuova possibilità di comunicazione tra Android e Chrome OS è una risposta all’integrazione di Apple tra iOS e OS X. Sebbene i Chromebook abbiano un discreto successo, questa funzionalità che consente di utilizzare trasversalmente due piattaforme corre il rischio di rimanere inutilizzata.

Android sarà pervasivo

Gli annunci fatti in occasione di Google I/O 2014 dimostrano che Android si sta trasformando in qualcosa di diverso rispetto a una semplice piattaforma mobile.

La versatilità del sistema operativo verrà dimostrata il prossimo autunno, in corrispondenza del lancio di Android L e delle altre piattaforme Android. Android non è pensata per essere una piattaforma verticale come Apple ha fatto con iOS e OS X. L’obiettivo di Google è che Android si evolva e cresca anche su altre piattaforme consentendo agli sviluppatori di progettare app compatibili con più dispositivi e, attualmente, sta mettendo loro a disposizione gli strumenti.

Collegare tutti gli aspetti della vita degli utenti mediante Google o, più precisamente Android, potrebbe sollevare preoccupazioni relative alla privacy. Tuttavia, se stai già utilizzando i servizi di Google sul web, collegarli tramite Android OS non sarà poi così strano. Se sei un utente Android, probabilmente hai un account Gmail, cerchi le indicazioni stradali con Google Maps e acquisti le tue app su Google Play Store.

Attualmente le preoccupazioni relative alla privacy e alla protezione dei dati personali sono più sentite, ma molte app che normalmente si usano raccolgono i dati degli utenti. La differenza è che Google offre strumenti di produttività e prende la sicurezza molto sul serio. Senza considerare alcune singolari acquisizioni della società, Google è interessata a offrire un’esperienza “connected” per anticipare quello che gli utenti desiderano e offrire i risultati che possano risultare loro di reale utilità.

Android

Sarà sicuramente interessante seguire l’evoluzione di Android L, Material Design e delle altre piattaforme. Android L ha completamente ridisegnato il sistema, collegandolo a tutte le nuove piattaforme.

Quando questi progetti verranno lanciati in autunno, probabilmente le differenze tra quello che è stato annunciato a I/O e la release completa saranno enormi.

Leggi anche l’opinione di Daniel: Android L’onnipresente: Google ti seguirà dappertutto

[Articolo originale di Christopher Park su Softonic EN]

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