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Trucchi e Consigli

Guida: come diventare popolari su Instagram – I trucchi per scattare foto da 10.000 like

Guida: come diventare popolari su Instagram – I trucchi per scattare foto da 10.000 like
Pier Francesco Piccolomini

Pier Francesco Piccolomini

  • Aggiornato:

In questo capitolo della guida per diventare popolari su Instagram ti spiegheremo alcuni trucchi da professionista per scattare foto bellissime, e raggranellare tantissimi Like.

La fotografia è una forma d’arte, ed è quindi libera per definizione. Chiunque può decidere di scattare al soggetto che preferisce, come preferisce. Ma ci sono alcuni accorgimenti che è utile conoscere, che ti consentono di evitare errori comuni e di scattare foto che rispettino alcuni canoni estetici condivisi. Insomma, fotografie che piacciano.

Ecco quindi i nostri consigli per spopolare tra i follower del tuo profilo Instagram.

Qual è il soggetto?

L’errore più frequente è di non rendere chiaro quale sia il soggetto principale delle foto. Alcune non ce l’hanno affatto, altre ne hanno più d’uno. La conseguenza è un’immagine poco interessante, in cui l’occhio di chi la guarda non sa dove posarsi.

È invece importante che sia ben chiaro chi sia il protagonista delle foto che scattiamo. Questo non vuol dire che debba per forza essere una persona, né che debba essere una persona singola. Può essere anche una strada, le linee di fuga di un edificio, un cartello stradale, un branco di zebre o una folla in una piazza. Ma deve essere chiaro.

Per far sì che un soggetto sia evidentemente il protagonista di uno scatto, ci sono vari metodi. Puoi semplicemente fotografarlo su uno sfondo neutro, senza elementi che distraggono. O puoi riempire l’intera inquadratura con il soggetto, come in un primissimo piano, senza che entrino elementi di disturbo. O puoi lavorare sulla profondità di campo, per fare in modo che solo il protagonista sia a fuoco, e il resto dell’immagine no. Vedremo più avanti come fare.

Ricorda, dunque: un solo soggetto. E il Like è (quasi) assicurato!

La regola dei terzi

Questa è di solito la prima tecnica che si impara ai corsi di fotografia, ed è piuttosto semplice. Bisogna dividere idealmente l’inquadratura in nove parti uguali, tracciando due linee orizzontali e due verticali, come queste.

Le linee dei terzi

I punti di intersezione delle linee sono quelli sui cui l’occhio concentra maggiormente la propria attenzione. Ed è su questi punti che bisognerebbe cercare di mettere il soggetto principale delle nostre foto.

Facciamo qualche esempio usando come modello Pindaro, il mio facocero di latta.

In questa prima foto, è posizionato al centro dell’immagine. Non è sbagliato, però lo scatto è statico e poco interessate.

Terzi - Soggetto centrale

In questa seconda immagine, invece, abbiamo posizionato Pindaro un po’ più a sinistra, su uno dei punti di intersezione di cui abbiamo parlato poco sopra.

Terzi - Soggetto ok

La composizione è più interessante, e l’aria lasciata dalla parte in cui è direzionato lo sguardo del soggetto rende la foto decisamente più dinamica.

Che i tuoi follower ne abbiano coscienza o no, questa regola funziona. E se la rispetterai, le tue foto ci guadagneranno in qualità e… in click. Ovviamente, come tutte le regole che riguardano la fotografia, può essere infranta con eccellenti risultati. Ma per ora, andiamo sul sicuro!

Gestire la luce

Gli smartphone non consentono di regolare l’esposizione manualmente, ma ti permettono di scegliere il punto dell’inquadratura su cui calibrarla.

Quando inquadri qualcosa, può capitare che lo smartphone decida di regolare l’esposizione su un punto troppo scuro o troppo chiaro. Nel primo caso le zone in ombra si vedranno correttamente, ma quelle in luce risulteranno sovraesposte.

Esposizione sovraesposta

Nel secondo caso, le zone in luce si vedranno bene, ma le scure saranno quasi nere.

Esposizione sottoesposta

Perché tutte le zone di una foto si vedano, è quindi necessario indicare all’esposimetro un punto dell’inquadratura che non sia né troppo scuro né troppo chiaro. Per fare questo, basta toccare la parte dello schermo desiderata, e l’iPhone e l’Android calcoleranno l’esposizione (e il fuoco, perché con Instagram non puoi settare autofocus ed esposimetro su due punti diversi, come invece puoi fare con VSCO).

Se il risultato non ti soddisfa, tocca diversi punti, finché non trovi quello giusto.

Anche in questo, comunque, caso vale lo stesso principio a cui abbiamo accennato al punto precedente: le regole, in fotografia, sono fatte per essere infrante. E una foto con parti molto sovraesposte o sottoesposte può essere interessante, emotivamente intensa e creativamente ragguardevole.

SwakompundNonostante vi siano parti sottoesposte e parti sovraesposte, il risultato qui è buono

Se poi ti ritrovi qualche scatto troppo chiaro o troppo scuro, Instagram ti mette a disposizione Lux, uno strumento che corregge esposizione e contrasto in postproduzione.

Lux icona ok

Lux corregge automaticamente gli errori di esposizione

Un ultimo consiglio: il flash produce quasi sempre un effetto funereo sulle foto. Sarà difficile che uno scatto notturno o fatto al chiuso, usando il flash, sia bello. Puoi invece usarlo quando scatti di giorno, ad esempio per correggere leggermente le zone in ombra di un viso quando fai un ritratto e smorzare il contrasto tra parti del soggetto in luce e parti in ombra.

Per attivare e disattivare il flash in Instagram, tocca l’icona del fulmine in alto a destra quando sei in modalità di scatto. Le opzioni sono: flash spento, flash accesso e flash automatico (quest’ultima decide autonomamente se attivarlo in base all’illuminazione della scena).

Flash icona

Foto dritte, per favore

Questa è un’altra regole che sembra scontata, ma non lo è. La maggior parte delle foto che vengono scattate da chi non faccia il fotografo di professione sono storte. La sensazione che una foto non dritta produce, più o meno consciamente, è di fastidio, ed è difficile che qualcuno le conceda un Like.

StortaFoto storta

Dritta

Foto dritta

Per evitare questo inconveniente puoi attivare la griglia, la stessa che ti aiuta a comporre la foto rispettando la regola dei terzi. Per farlo, quando sei in Instagram in modalità di scatto basta toccare la piccola icona in alto a destra.

Inserisci griglia

Puoi anche aiutarti con elementi dell’inquadratura, ad esempio palazzi e case, o l’orizzonte. E se decidi di fare una foto storta, invece, falla davvero storta. La linea di confine tra l’errore e l’ispirazione artistica è talvolta molto sottile!

Se poi, nonostante gli accorgimenti, uno scatto è venuto inclinato, puoi usare il tool Straighten di Instagram, che attivi con la prima delle icone che vedi sotto l’immagine in modalità Edit.

La correzione consentita è estremamente precisa. Ricorda però che raddrizzando una fotografia avrai una certa perdita di qualità, quindi… prevenire è sempre meglio che curare.

straight-pic

Cosa fotografare e come

Il punto di vista, in fotografia, conta molto. L’angolo da cui fotografi un soggetto, spesso, conta più del soggetto scelto. Il nostro consiglio è: mostra cose e persone da un punto di vista a cui non siamo abituati a vederle.

Un esempio sono i bambini (che comunque, in foto, riescono sempre bene). Da adulti, siamo abituati a vederli sempre dall’alto, quindi fotografandoli da quella prospettiva mostreremo qualcosa di già visto, e sarà più difficile venirne colpiti.

Se invece li fotografi dal basso avrai un punto di vista originale, che attirerà più facilmente l’attenzione e i Like.

Un altro esempio, banale: tastiera e mouse. Visti da sopra, come li vediamo di solito, dicono poco.

Punto di vista - Mouse brutto

Punto di vista - tastiera brutta

Ma visti da un’angolazione inedita possono essere, se non proprio irresistibili, almeno un po’ più interessanti.

Punto di vista - Mouse meglio

Punto di vista - Tastiera bella

Un altro soggetto interessante è sua maestà il dettaglio. Anche in questo caso, si tratta di qualcosa a noi poco familiare, perché quasi mai gli prestiamo attenzione. Ed è per questo che è un ottimo soggetto fotografico. Il dettaglio di un oggetto banale potrebbe infatti essere interessantissimo, e raccontare anche una storia, con un po’ di fortuna.

La profondità di campo

Per dare maggior risalto al soggetto che fotografiamo, una profondità di campo ristretta è un prezioso alleato: diminuendola, infatti, possiamo tenere a fuoco il protagonista della foto e di sfocare il resto, che in questo modo non distrae l’occhio di chi guarda lo scatto.

Sfondo sfocatoGli elementi dello sfondo distraggono meno perché fuori fuoco

Ma la profondità di campo, cos’è? In parole semplici, “è la distanza davanti e dietro al soggetto messo a fuoco che appare nitida” (Wikipedia).

Le macchine fotografiche semiprofessionali e professionali permettono di regolare manualmente praticamente tutti i parametri, compreso il tempo di scatto e l’apertura del diaframma, e anche di montare diversi obiettivi, a seconda delle necessità. E sono proprio questi tre degli elementi che influiscono sulla profondità di campo.

Le lenti con grandi distanze focali (i teleobiettivi, per esempio) tendono a ridurla (ma dipende molto anche dall’uso che se ne fa). Ancor più influisce l’apertura del diaframma: tanto è maggiore, tanto minore sarà la profondità di campo.

Ma questi parametri, negli smartphone, sono automatici. E allora, che margini di manovra abbiamo? Considerato anche che la lente dei nostri telefoni è un grandangolo, e che quindi ha una distanza focale molto piccola (e conseguentemente una grande profondità di campo), come possiamo cercare di diminuire l’area a fuoco per fotografare oggetti o per fare ritratti?

Sostanzialmente possiamo lavorare su due elementi: la distanza dal soggetto e lo sfocamento in postproduzione, che Instagram consente.

Più siamo vicini alla persona o alla cosa che fotografiamo, tanto più diminuisce la profondità di campo, e il soggetto che puntiamo verrà a fuoco mentre ciò che gli sta dietro o davanti sarà, aumentando la distanza dal soggetto, progressivamente sempre più sfocato. Quindi puoi avvicinarti fisicamente al soggetto per sfocare lo sfondo e dargli maggior risalto.

Profondità di campo - Soggetto lontano no okQui la profondità di campo è eccessiva per mettere in risalto il soggetto

Profondità di campo - Soggetto vicino OKQui invece la profondità di campo è ridotta, perché abbiamo scattato vicini al soggetto

Un’altra tecnica è usare il tilt-shift, uno strumento di Instagram che ti permette, dopo aver scattato una foto, di sfocarne una parte, diminuendo quindi a posteriori la profondità di campo.

In modalità di editing, seleziona l’icona a forma di goccia che trovi in basso.

Tilt shift icona

Le modalità di intervento sono due: radiale e lineare. Per i nostri scopi, la seconda è quella più utile.

I filtri

Instagram offre una serie di filtri per dare un tocco vintage alle tue foto. Usarne uno o un altro (o nessuno) è una questione molto personale, e l’effetto finale è quasi sempre gradevole.

Filtri

Se c’è un filtro che ami più degli altri, potrebbe anche diventare uno dei tuoi segni distintivi. Ma qui non c’è un vero e proprio trucco per fare “la cosa giusta”: usa semplicemente il tuo gusto!

Buona luce a tutti!

In questo articolo, come abbiamo ripetuto già più volte, l’intenzione non era ingessare la fotografia in una serie di regole e norme. I nostri sono solo dei consigli basati sull’esperienza di tanti fotografi, che sperimentando hanno scoperto che ci sono cose che funzionano meglio di altre.

Ora non ti resta che sperimentare, e vedere se i nostri consigli hanno incrementato il numero di Like ai tuoi scatti!

Nella prossima puntata della guida ti spiegheremo come gestire la privacy del tuo account Instagram.

Ma oltre alle cose che è bene fare per garantirsi una felice vita sul social network fotografico, ci sono anche le cose da non fare mai: eccole.

Pier Francesco Piccolomini

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