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Connected cars: cosa bolle in pentola?

Connected cars: cosa bolle in pentola?
Jonathan Riggall

Jonathan Riggall

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Come saranno le auto connesse in un futuro prossimo? L’idea alla base è di rendere più accessibile al grande pubblico la tecnologia già esistente oggi.

Oggi molte auto sono in grado di stabilire una connessione solo con il telefono cellulare. Nel futuro queste vetture avranno accesso a internet e tecnologia propria; vedremo inoltre affidata una maggiore responsabilità di guida alle auto stesse (guida assistita).

Le auto “più connesse”

Oggi l’auto è connessa mediante un dispositivo mobile, ma in futuro avrà la sua propria connessione internet. Un esempio reale: la tecnologia più recente firmata SEAT utilizza l’antenna radio della tua auto per mantenere viva la connessione, qualora lo smartphone dovesse venir meno. È un grande passo avanti se si considera che il telefono a volte decide di “tradirci” quando meno ce l’aspettiamo.

Una vettura con una propria connessione ed un software espressamente progettato per la guida dovrebbe essere più efficiente di un’auto che si adatta alle app già esistenti su smartphone (come Google Maps).

Ma non andiamo troppo oltre, rimaniamo con i piedi per terra e guardiamo al breve termine. Come ti ho spiegato nel mio precedente articolo, in un futuro non tanto lontano potrai avere un controllo maggiore della tua auto tramite il telefono. Le tecnologie esistenti si combineranno in modo più coerente. Per esempio non sarà necessario disporre di un’applicazione installata per ricordarti dove hai parcheggiato l’auto e averne un’altra per accendere il condizionatore d’aria. Le funzioni offerte finora separatamente convergeranno tutte in un unico software.

Sarà inoltre possibile controllare l’interno della tua auto, dalla temperatura alla posizione di guida e alle stazioni radio preferite. E potrai salvare le preferenze in un profilo. Basta una selezione per guidare nelle condizioni che preferisci.

Prima che te ne possa rendere conto, un numero sempre maggiore di veicoli saranno compatibili con Android Auto di Google e CarPlay di Apple. Entrambi i sistemi hanno il vantaggio di essere stati creati da aziende specializzate nel software e ciò significa un miglioramento dei servizi integrati e interfacce fluide. I touch screen nelle auto non sono una novità, ma finora le case automobilistiche non si sono impegnate nel creare interfacce strabilianti. Ma ci penseranno Google e Apple a rimediare!

Nuovi display

Al di là dei display più comuni, alcune aziende, come la spagnola LABS4GLASS, stanno creando nuove schermate che vengono proiettate sul parabrezza. Lo “schermo” trasparente consente di tenere gli occhi sulla strada. Questa tecnologia funzionerà con lo smartphone e vi darà un’esperienza d’uso senza distrazioni, poiché non dovrai più prestare attenzione a un piccolo schermo e distogliere la vista dalla guida.

Guida assistita nelle auto connesse

Negli ultimi anni la tecnologia di guida assistita si è evoluta notevolmente, a partire dall’ABS fino al pilota automatico in autostrada. Per non parlare dei sensori di parcheggio, che ci aiutano a parcheggiare e ci indicano la vicinanza dell’auto ad oggetti esterni. Nel giro di un paio d’anni le connected cars introdurranno tante altre novità in questo senso.

Guidare su autostrada, ad esempio, richiederà sempre meno attenzione da parte di chi guida, giacché i sensori collegati alla nostra macchina ci permetteranno di mantenere una distanza di sicurezza e di non uscire fuori dalla nostra corsia. Non si tratta di una vera e propria guida automatica (come vorremmo!), ma è un aiuto che migliora in modo significativo la nostra sicurezza.

BMW sta sviluppando una tecnologia chiamata ActiveAssist, che si può vedere nel video qui di seguito.

È la tecnologia che più si avvicina al concetto di auto che si guida da sola; può viaggiare in autostrada senza guida umana. Ovviamente è necessaria la nostra supervisione. Certo, mantenersi svegli alla guida senza guidare sarà forse ancora più difficile!


La tecnologia dei sensori, che in genere reagiscono meglio di noi umani, migliorerà. Ciò significa che le code in autostrade diminuiranno. E non preoccuparti se non ti piace l’idea di lasciare fare tutto all’auto: si può sempre riprendere il controllo in qualsiasi momento.

Non mettere ancora via i guanti da pilota

Nei prossimi due o tre anni vedremo una maggiore integrazione delle funzionalità di guida assistita nelle vetture connesse. Le vetture senza conducente saranno una realtà, sempre più, ma accanto ad esse le sfide che si presenteranno saranno sempre maggiori.

Avremmo bisogno anche di nuove leggi che inglobino tali vetture e noi tutti sappiamo che i governi reagiscono molto lentamente a questa serie di modifiche. Mentre nel frattempo le aziende ci convinceranno che questi veicoli sono sicuri al 100%.

Vuoi sapere come saranno le auto senza conducente? Te ne parlerò nel prossimo capitolo della serie.

Se ti sei perso, invece, il precedente capitolo, eccolo qui:

Auto connesse: cosa sono?

Jonathan Riggall

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