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Software di accelerazione per videogiochi: funzionano?

Alessandro Licitra

Alessandro Licitra

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GiochiLe console, macchine con hardware ad hoc, sono le piattaforme perfette per  i videogiochi. Ma giocare col PC è una soluzione del tutto praticabile, specialmente se si dispone di una configurazione adeguata.

I problemi però cominciano quando all’uso ludico si somma anche l’uso quotidiano (e-mail, navigazione web, uso di suite office e così via). L’installazione di nuovi programmi residenti in memoria può influire negativamente sulla velocità e la stabilità del sistema.

Esistono però utility che promettono di migliorare il rendimento dei videogiochi attraverso la deframmentazione della memoria o lo spegnimento di alcuni servizi. In computer già ottimizzati, tale effetto è appena percettibile. Ed è per questo che sorge un dubbio: questi software sono davvero utili?

Per verificarlo, abbiamo effettuato un test con 3dMark 06, una versione non recente, ma ancora in uso, del programma di benchmark per VGA di Futuremark, che esegue una serie di prove grafiche in rapida successione, verificando il numero di frame per secondo e assegnando un punteggio finale.

3dmark

Abbiamo usato 3dMark 06 su un portatile modesto, un Acer con processore Intel Core Duo P8400 a 2,26 GHz, 3GB di memoria RAM, scheda grafica NVIDIA GeForce 9600GT M con 512MB de VRAM e Windows Vista Home SP2 come sistema operativo.

Game Fire

Secondo passo: ripetiamo il benchmark dopo aver usato Game Booster e Game Fire, i due software di accelerazione per videogiochi più conosciuti. Entrambi eseguono operazioni considerate efficaci dagli hardcore gamer: deframmentano la memoria, chiudono processi in background, disattivano Aero, sospendono gli update e così via.

Game Booster

Si tratta, comunque, di operazioni che possono essere eseguite anche manualmente, ma che porterebbero via parecchio tempo per essere portate a termine ed essere poi ripristinate una volta terminato di giocare. Game Booster e Game Fire (e a questi software potremmo aggiungere anche la modalità Turbo di TuneUp Utilities) realizzano queste operazioni in pochi secondi, ed è proprio questo il vantaggio principale di tali software.

Quali sono stati i risultati ottenuti? Interpretiamo il grafico seguente:

Il miglioramento prestazionale, 30 punti circa, è minimo. Le prove sono state realizzate su profili non ottimizzati in un PC aggiornato e con i driver all’ultima versione. Nonostante le limitazioni del caso, abbiamo verificato che l’aumento dei fotogrammi, sebbene reale, è da considerarsi trascurabile.

Possiamo dunque affermare l’inutilità di questo genere di applicazioni? In PC potenti e ottimizzati, sì. Tuttavia, disattivare servizi, deframmentare gli archivi di un gioco e chiudere processi potenzialmente contrastanti, sono un aiuto non indifferente in computer obsoleti e sovraccarichi di programmi residenti in memoria.

E tu hai mai usato programmi del genere? Con quali risultati? E soprattutto, quali sono le tue strategie per migliorare il rendimento dei videogiochi?

Alessandro Licitra

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